Come tutti gli anni si è svolto a Bologna il congresso SIES (Società Italiana di Medicina e Chirurgia Estetica), giunto alla 21° edizione e che da sempre rappresenta il primo importante appuntamento italiano del nuovo anno per i medici che si occupano di bellezza e benessere.
Grande è stato l’interesse per la presentazione delle nuove tecniche e dei medical device innovativi dedicati alla medicina estetica.
Il trattamento con la tossina botulinica si conferma in continua e progressiva ascesa, anche grazie alle consolidate tecniche miste di soft e micro botox che, in mani esperte, garantiscono risultati assolutamente naturali e duraturi.
L‘acido ialuronico si è riconfermato la scelta principale dei trattamenti di biorivitalizzazione e di ristrutturazione cutanea a livello del viso, collo, décolleté e mani.
Oltre a questi più classici utilizzi, dove la novità è comunque data dall’impiego molecole stabilizzate e antistreching di acido ialuronico di nuova formulazione, grazie alla ricerca dei laboratori Caregen sono stati presentati due trattamenti sicuramente innovativi.
Blanc B è una formulazione a base di acido ialuronico e peptidi biomimetici indicata per il trattamento delle pelli mature con iperpigmentazione legata al foto-danneggiamento. All’azione idratante prodotta dell’acido ialuronico, si aggiunge l’effetto sbiancante di specifici peptidi attivi che inibiscono la migrazione del melanosoma e la sintesi della melanina conferendo alla cute un aspetto più luminoso e riducendo la visibilità delle macchie scure.
E’ questa un’arma che si aggiunge ai trattamenti laser, ai peeling chimici e alla luce pulsata nel trattamento delle discromie cutanee e delle macchie solari, inestetismi tanto diffusi e ancora lontani dall’aver raggiunto il gold standard della cura.
Dagli stessi laboratori, la ricerca ha selezionato un altro medical device per il rimodellamento del corpo, nel quale l’acido ialuronico diventa carrier, un trasportatore di specifici Peptidi Biomimetici in grado di armonizzare le irregolarità della pelle legate all’accumulo di grasso sottocutaneo mediante l’inibizione dell’accumulo di lipidi all’interno dell’adipocita e la conseguente riduzione del grasso e della cellulite.
Le sedute, mediamente da 3 a 4, si ripetono ogni 14 giorni durante i quali il prodotto viene assorbito in modo graduale, grazie alla innovativa Sustained Release Technology, con un risultato che promette di essere efficace e duraturo in distretti specifici quali la regione del mento e della mandibola, ma anche nelle altre zone di accumulo adiposo.
Profhilo® è un nuovissimo acido ialuronico brevettato da Ibsa che contiene complessi ibridi stabili di acido ialuronico ad alto e basso peso molecolare.
Questa nuovissima tecnologia permette di ottenere un prodotto con una concentrazione di acido ialuronico unica rispetto ai prodotti presenti sul mercato: ben 64 mg di acido ialuronico in soli 2 ml e di una consistenza così fluida da essere iniettabile con un ago estremamente sottile da 29 G TW. Inoltre, la particolare strutturazione del prodotto determina una minore attivazione del TGF-β (fattore di crescita trasformante) rispetto all’acido ialuronico naturale ad alto e basso peso molecolare, producendo quindi una minore risposta infiammatoria locale.
La combinazione degli acidi ialuronici contenuti in Profhilo® stimola i fibroblasti a produrre acido ialuronico endogeno con un’azione bio-rigenerante in grado di promuovere l’idratazione della pelle, con un effetto elasticizzante e rimodellante dell’ovale del viso.
Il rimodellamento del volto è effettuato con la tecnica Bio Aesthetic Points (BAP) che prevede l’infiltrazione in soli 5 ben precisi punti per ogni metà del viso, in modo indolore con un ago a pareti sottili, in sole due sedute, a distanza di un mese.
Una volta iniettato il prodotto segue la rete capillare linfatica distribuendosi uniformemente in tutto il viso.
Questo innovativo approccio bio-rimodellante delle lassità cutanee permette di nutrire le cellule del derma e ridonare compattezza alla pelle, con un effetto tensore immediato e un’azione prolungata nel tempo.
Quante volte ci siamo soffermati di fronte allo specchio, sollevando le guance con un dito o stirando la cute del collo per osservare come cambiava il nostro aspetto?
Sino a non molto tempo fa, spesso dopo frustranti, costosi e inefficaci tentativi con diversi prodotti cosmetici, per ottenere un simile risultato, era necessario sottoporsi a un lungo, invasivo, complesso e oneroso intervento chirurgico.
Ora, invece, questo risultato può essere efficacemente ottenuto con la semplice introduzione a livello del tessuto sottocutaneo profondo di alcuni fili di sospensione.
Questi fili, estremamente sottili e della stessa consistenza del tessuto umano, vengono introdotti, secondo necessità, dalla regione temporale, dalla fronte o attraverso la cute dietro le orecchie per fissarsi profondamente in corrispondenza del tessuto sottocutaneo delle guance, del sopracciglio o del collo. La loro trazione verso l’alto e il successivo aggancio stabile alle strutture profonde in corrispondenza delle zone di inserimento, consente quindi di ottenere il sollevamento stabile e duraturo dei tessuti rilassati e appesantiti dal tempo.
Si potrà così immediatamente ottenere la scomparsa del doppio mento, la definizione del profilo mandibolare, il sollevamento e la distensione della pelle delle guance e il sollevamento del sopracciglio.
Il trattamento viene eseguito ambulatorialmente, in breve tempo e in maniera indolore, non necessita di medicazione e permette una pressoché immediata ripresa delle proprie attività sociali.
I fili impiantati sono perfettamente biocompatibili e assolutamente non avvertibili sia visivamente che al tatto; in breve vengono “integrati” dai tessuti comportandosi come veri e propri legamenti di sospensione naturali che consentono il mantenimento dell’effetto nel tempo.
La mini invasività della metodica e il rispetto dei tessuti permettono di ottener risultati estremamente naturali e duraturi evitando anche quegli effetti del tutto innaturali che molto spesso ci capita di vedere e che rendono evidente il “passaggio” del chirurgo.