Specialista in Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica

La mastoplastica additiva è l’intervento di scelta che produce un aumento del volume delle mammelle e conseguentemente un miglioramento della loro consistenza mediante l’introduzione di protesi mammarie. L’aumento volumetrico a fini estetici del seno può essere eseguito a qualsiasi età, una volta raggiunto il completo sviluppo mammario e la maggiore età. Le candidate per tale operazione sono quelle donne le cui mammelle siano sproporzionatamente piccole, che abbiano perso consistenza o siano pendule e svuotate a seguito di gravidanze e allattamenti, oppure che abbiano forma e volume indesiderati o che siano asimmetriche. Il candidato ideale per un intervento di chirurgia estetica deve essere psicologicamente maturo, cosciente delle proprie motivazioni e con un atteggiamento realistico riguardo alle aspettative. Ogni anno migliaia di donne si sottopongono con successo a mastoplastica addittiva e con soddisfazione riguardo al risultato. Non vi è alcuna prova scientifica che l’intervento di mastoplastica additiva, mediante protesi, abbia una qualsiasi influenza nel promuovere il tumore della mammella o causare malattie di natura autoimmunitaria. Non vi è acluna evidenza che le protesi mammarie interferiscano con la gravidanza o l’allattamento.

DURATA INTERVENTO
Da 1,5 a 2 ore

ANESTESIA
Generale o locale con sedazione profonda

DEGENZA
0 – 1 Giorni

RIPRESA SOCIALE
Circa 3 Settimane

L’intervento viene generalmente eseguito in anestesia generale o in sedazione profonda con anestesia locale, sempre in clinica.
L’intervento chirurgico ha una durata media di 1h30’ con variazioni di circa 30’ in più o in meno a seconda delle difficoltà tecniche.
Una piccola incisione a livello del contorno inferiore dell’areola è la via d’accesso preferita per i minimi esiti cicatriziali. In presenza di areole molto piccole si utilizza una incisione a livello del solco sottomammario, in posizione non visibile. In base alla programmazione pre-operatoria, si utilizza la tecnica chirurgica scelta per l’impianto della protesi: dual-plane, sottomuscolare o sottoghiandolare. Si prepara la tasca e si introduce la protesi adatta. Le protesi utilizzate possono essere di forma rotonda o anatomica di ultima generazione con involucro esterno multistrato (maggiore robustezza e integrità nel tempo), rugoso (minor insorgenza di contrattura capsulare) e riempite di gel siliconico medicale di tipo coesivo (maggiore sicurezza e naturalezza al tatto). I tessuti profondi e la cute vengono successivamente suturati. La misura e la forma delle protesi verrà discussa con il chirurgo durante le visite che precederanno l’operazione. In tale sede saranno quindi considerati attentamente tutti i fattori specifici quali le dimensioni delle mammelle, del torace e la costituzione generale, nonché le preferenze personali

Appena operata, la mammella apparirà leggermente più alta del normale. Questo in particolar modo quando la protesi è alloggiata al di sotto del muscolo pettorale. Gradualmente, dopo mediamente 3-6 settimane, l’impianto scenderà in una posizione più naturale. L’aspetto definitivo e durevole sarà raggiunto dopo circa 3 mesi.

Per sottoporsi ad un intervento elettivo di chirurgia estetica bisogna essere assolutamente in buone condizioni fisiche. Un esame clinico e mirati esami del sangue, unitamente a un elettrocardiogramma e una radiografia del torace sono assolutamente necessari come preparazione all’intervento.
Deve essere assolutamente evitata la assunzione di aspirina o di farmaci aspirino-simili 2 settimane prima e 2 settimane dopo l’intervento. L’aspirina riduce la capacita di coagulazione del sangue e può produrre complicanze. Alla pazienti che assumono contraccettivi orali si consiglia di sospendere il trattamento 1 mese prima dell’intervento.
Si consiglia di eliminare il fumo almeno due settimane prima dell’intervento. Studi scientifici hanno dimostrato che l’incidenza di complicanze è 10 volte supeiore nei pazienti fumatori rispetto a quelli che non fumano. Se il fumo viene elimitato per 10 giorni prima dell’operazione, l’incidenza delle complicanze è percentualmente pari a quella dei non fumatori.

Dopo l’intervento è assolutamente necessario il riposo al letto sino al giorno seguente. Sarà comunque consentito bere e un’alimentazione molto leggera. Verranno somministrati antibiotici e farmaci analgesici. II giorno successivo, dopo la visita di controllo del chirurgo, sarà consentito il ritorno a casa, salvo complicanze. La paziente lascerà la clinica solamente con una minima medicazione a livello delle piccole ferite cutanee e utilizzando uno specifico reggiseno contenitivo.
Una visita quarantotto ore dopo l’intervento sarà ancora necessaria e un’altra ancora dopo 5-7 giorni. La medicazione non dovrà mai essere rimossa, se non dal chirurgo.
Dopo 7 giorni dall’intervento sarà consentita una breve doccia.
Successivamente alla prima settimana di assoluto riposo a casa, sarà consentito riprendere le normali attività quali passeggiare e partecipare ad attività sociali. Non sarà possibile riprendere le attività sportive prima di un mese. La guida potrà essere ripresa dopo10-15 giorni.
Molto importante è il programma postoperatorio di massaggio delle mammelle al fine di prevenire l’insorgenza della retrazione capsulare. Tale programma verrà illustrato specificatamente dal chirurgo.
Infine è oramai prassi comune, al fine di evitare possibili danneggiamenti tardivi della superficie delle protesi in conseguenza dell’azione del proprio corpo, provvedere alla sostituzione delle protesi impiantate. Non esiste una data precisa di scadenza per questa operazione, ma comunemente si consiglia di effettuare tale intervento mediamente 15 anni dopo il primo impianto.

Sanguinamento. II sanguinamento è estremamente raro, ma può verificarsi solitamente entro le prime 24 ore. In tal caso sarà necessario un ritorno in sala operatoria per rimuovere la protesi, fermare il sanguinamento, reinserire la protesi e richiudere la ferita. In ogni caso, se opportunamente trattato, un episodio di sanguinamento non causa altri inconvenienti.
Ematoma. La formazione di un ematoma è la conseguenza di un sanguinamento tardivo (successivamente alla prima giornata postoperatoria) o a causa di un sanguinamento profondo. La conseguenza può essere, in taluni casi, una lieve asimmetria delle mammelle. In caso eccezionale può rendersi necessaria l’evacuazione chirurgica dell’ematoma.
Infezione. E’ estremamente rara anche in virtù della adeguata terapia antibiotica postoperatoria. Se presente, può rendersi necessario rimuovere le protesi ed attendere la risoluzione del fenomeno.
Perdita di sensibilità del capezzolo. Anche essa è insolita, ma può essere un conseguenza dall’operazione e può in rarissimi casi essere permanente.
Indurimento. L’organismo reagisce nei confronti della protesi come con qualsiasi altro corpo estraneo, dando luogo alla formazione di una capsula fibrosa che con il tempo può tendere a costringere la protesi e darle una consistenza maggiore. Questa è la più comune complicanza a distanza della mastoplastica additiva, anche se tale evenienza si è notevolmente ridotta con l’uso delle protesi a superficie rugosa. Un’ulteriore riduzione di frequenza della contrazione capsulare può essere ottenuta ponendo la protesi al di sotto del muscolo pettorale, ma anche in questo caso essa può presentarsi dopo mesi o anni. Raramente questo problema richiede un intervento chirurgico, ma comunque, ai primi segni di variazione di consistenza, è opportuno consultare il chirurgo in modo da poter provvedere rapidamente con manovre esterne a far si che la mammella riacquisti la sua naturale morbidezza. Nei casi in cui l’impianto sarà sistemato al di sotto del muscolo pettorale, i primi giorni potrebbe presentarsi una sensazione di fastidio alla superficie anteriore del torace. Questa scomparirà molto rapidamente ed alla fine della seconda settimana la presenza della protesi non sarà più notata dalla paziente.
Rottura a distanza. Questa complicanza è andata vieppiù scemando con l’utilizzo di protesi di qualità e di nuova generazione e con l’impiego di gel coesivi. Comunque si consiglia alle pazienti un controllo protratto nel tempo della integrità delle protesi e la sostituzione delle protesi mediamente dopo una quindicina di anni dal primo impianto.
Asimmetria. Un certo grado di asimmetria postoperatoria può essere presente, anche in relazione ad asimmetrie sempre naturalmente presenti a livello mammario. In caso di impianto di protesi a forma anatomica tale asimmetria potrà rendersi più evidente a causa della forma stessa delle protesi, conseguente a rotazione della protesi stessa. L’utilizzo di protesi anatomiche aumenta il rischio percentuale di asimmetria visibile. In caso di asimmetria importante, può essere necessario un ulteriore intervento chirurgico di rimodellamento della mammella.

UN RIGOROSO RISPETTO DELLE INDICAZIONI MEDICHE POSTOPERATORIE, È FONDAMENTALE PER OTTENERE I MIGLIORI RISULTATI E MINIMIZZARE IL RISCHIO DI COMPLICANZE

Potranno essere riprese le attività sportive dopo circa 3 settimane per quanto concerne gli sport meno impegnativi, mentre per gli sport più intensi sarà preferibile attendere per lo meno 6 settimane.
La guida dell’automobile, i lavori domestici e attività sessuale potranno essere riprese dopo circa 2 settimane